La Scuola Ambulante di Agricoltura Sostenibile incontra la comunità di Caspoggio sul tema dell’eco-turismo ovvero di un turismo “responsabile” rispettoso dell’ambiente naturale ed antropico, e in grado di valorizzare quell’insieme di elementi di natura sociale, culturale, ed economica che comunemente identifichiamo con il termine di  territorio e di comunità.

Inaugurazione di Metamorfosi – Caspoggio 25 luglio 2015


Metamorfosi – installazione di Land Art – racconta un sentiero di cambiamento centrato sul riconoscimento e la valorizzazione della proprie distintività. Metamorfosi per un turismo che diviene esperienziale e responsabile e che torna ad essere di comunità cioè di tutti e per tutti.

verso il luogo dell’inaugurazione



Racconta Luca Bonetti all’inaugurazione di Metamorfosi: “Abbiamo fatto i tre interventi utilizzando i materiali che abbiamo trovato nel bosco, nella natura. Abbiamo costruito tre opere concettualmente diverse tra loro.

momenti nella costruzione delle opere



Il primo intervento è forse quello più immediato perchè riproduce, utilizzando rami e rametti, tre grandi bozzoli a forma di goccia, che richiamano al concetto di trasformazione che porta il bruco a diventare farfalla. Una metamorfosi classica, quindi quest’opera la più facile delle tre, e qui il tema della trasformazione è diretto, è immediato“.

L’artista Luca Bonetti presenta “Guscio” accompagnato dalla musica ambulante di Montagna de “I Manoucherie”



La seconda metamorfosi che incontriamo” – prosegue Luca Bonetti  – “è più concettuale però anche qui è chiaro il messaggio: avvicinandosi una persona intravede tra gli alberi questi pezzi di striscia bianca e li vede come un caos di macchie bianche disegnate sugli alberi. Vicino alle strisce c’è una piccola postazione che abbiamo realizzato con una finestrella, e quando una persona da quella finestra osserva quel gruppo di alberi vede queste linee che diventano una linea unica, perfetta all’orizzonte. Non importa se i segni sugli alberi sono lontani o vicini, il colpo d’occhio è quello della visione di una linea perfetta. Quindi la Metamorfosi l’abbiamo davanti agli occhi, è una visione “magica”. Abbiamo utilizzato un laser per avere una linea molto precisa, e abbiamo lavorato sulle spessore delle linee: più ci si allontana e più la linea si inspessisce. Dal punto di osservazione la linea è continua però in realtà non è così.  E’ una questione di punto di vista come sempre: da un certo punto le strisce sembrano affidate al caos, da un altro sembra perfettamente in ordine. Questa è una metafora del mondo“.



la seconda opera concettuale……..



La terza opera” – prosegue Luca Bonetti – “è una metamorfosi simbolica pensata ed ideata da Pape Youssouf Ndiaye. Nel momento in cui una persona si siede su quella panchina che rappresenta un trono, diventa un re oppure come abbiamo scelto noi diventa un cittadino universale“.

la presentazione del “trono del cittadino universale” di Pape Youssouf Ndiaye



Sabato 25 luglio, la Scuola Ambulante con il supporto dell’amministrazione comunale di Caspoggio e dello Zenith – Centro della montagna – ha inaugurato il percorso di Land Art “Metamorfosi”  promuovendo l’ambiente e la natura, la cultura e le risorse del  territorio  come il paesaggio come principali vettori per pensare ad un sistema di accoglienza  turistica della montagna. Una proposta a cui Caspoggio e l’intera Val Malenco possono guardare per ispirarsi nel formulare proposte, progetti ed azioni  capaci di contrastare la crisi del turismo e più in generale il declino delle comunità che abitano in questa valle “sopra il cielo”. Qui, come in tante altre località turistiche dell’arco alpino, turismo e comunità locale si sovrappongono con la conseguenza che la crisi strutturale del turismo “a funi” porta con se la crisi del modello sociale e culturale che lo sostiene.

Una comunità dunque che decide di investire e scommettere non più solo sul potenziamento dell’harware ma anche sul software e cioè sulla crescita culturale di chi abita il territorio, sulla produzione di servizi che elevino la qualità della vita di chi vi abita, e  sulla valorizzazione dei tanti talenti giovanili così che il turismo possa essere vettore di uno sviluppo armonico, sostenibile ed ecologico.



METAMORFOSI

intervento di Land Art curato da Luca Bonetti, Gianmario Bonfadini, Pape Youssouf Ndiaye